lunedì 10 dicembre 2012

Filosofia e Gestalt

Tra la fine dell'800 e gli anni '30 del Novecento si diffonde, principalmente nei paesi di area tedesca, una nuova corrente di ricerca psicologica denominata psicologia della forma, o piu semplicemente "Gestalt" (dal tedesco "forma" o "configurazione"). Gli antecedenti principali possono essere rintracciati fra i filosofi che operano nell'ambito della cultura tedesca della seconda metà dell'800.

La Gestalt si inserisce all'interno di una prospettiva di tipo fenomenologico in cui è centrale l'esperienza che si verifica in un soggetto nel momento in cui egli esamina un certo fenomeno ( una sensazione, un'immagine, ecc.).
La Gestalt deriva dalla riflessione filosofica : l'utilizzo del metodo fenomenologico , l'attenzione per gli aspetti innati della conoscenza, la considerazione delle funzioni psichiche come oggetto di studio. 
Il fenomeno è un qualunque evento osservabile. Esso è uno dei concetti base della filosofia esistenzialista, ed è mutuato, in buona parte, dalle formulazioni che ne hanno fatto Husserl e Heidegger: il fenomeno è indicativo di se stesso, non c'è un qualcosa al di là di esso . Nell' osservare il fenomeno , il sensibile, non dobbiamo cercare qualcosa che è al di là , e in qualche modo ne spieghi la presenza, bensì cogliere in esso (nel fenomeno), la sua stessa essenza.

 La fenomenologia della gestalt designa lo studio delle apparenze illusorie, ossia delle fonti d’errore.


L' ILLUSIONE OTTICA

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Un illusione ottica è una qualsiasi illusione che inganna l apparato visivo umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo scorretto qualcosa che nella realtà si presenta diversamente.

Esistono tre tipi di illusioni:
  • ottiche, quando sono causate da fenomeni puramente ottici e pertanto non dipendenti dalla fisiologia umana;
  • percettive,in quanto generate dalla fisiologia dell' occhio. Un esempio sono le immagini postume che si possono vedere chiudendo gli occhi dopo aver fissato un' immagine molto contrastata e luminosa;
  • cognitive, dovute all' interpretazione che il cervello dà delle immagini. Un caso tipico sono le figure impossibili e i paradossi prospettici. La fenomenologia sperimentale dei gestaltisti affronta, attraverso semplici esperimenti percettivi impiegando punti, linee, forme, superfici colorate, ecc., lo studio delle leggi di organizzazione formale che presiedono alla percezione del mondo esterno.



  • Di seguito alcuni esempi di illusioni ottiche :

    ILLUSIONE DI PONZO

    L'illusione di ponzo è un illusione ottica che, per un' errata percezione del cervello, fa sembrare gli oggetti più grandi del reale.









    ILLUSIONE DI POGGENDORF


    Questa illusione ottico-geometrica prende il nome dal fisico tedesco Johann Christian Poggendorff che nel 1826 la ideò. Secondo voi, nell'immagine qui di lato, quale dei due segmenti , B o C , è la continuazione di A?






    ILLUSIONE DI MUELLER LYER



    La figura di Mueller Lyer è un' illusione visiva che consiste nella percezione più lunga o più corta di una linea a seconda che essa termini con la presenza di due segmenti inclinati.